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ORGANI COLLEGIALI
Attualmente nella scuola sono istituiti organi collegiali che garantiscono, nell’ambito della libertà di insegnamento, la partecipazione democratica al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia, nonché alla progettazione dei percorsi educativi che trovano compiuta espressione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
La composizione e il funzionamento degli organi collegiali sono ispirati ai principi di distinzione fra funzioni di indirizzo e di controllo e funzioni di gestione, di distinzione nei ruoli e nelle responsabilità e di tutela dell’insegnamento, tenuto conto delle finalità educative proprie della scuola.
La scuola si impegna a mantenere gli organi collegiali secondo quanto previsto dai regolamenti scolastici e/o da altre Leggi (es. Legge n.59 del 15/03/97 e L. 62/2000 Parità scolastica) e direttive ministeriali.
Sono organi della scuola:
Il Gestore :
ha la responsabilità amministrativa e legale della scuola e, con l’ausilio dell’ufficio amministrativo, si occupa della direzione organizzativa, economica e finanziaria, dei servizi generali e di segreteria, e dell’approvazione del regolamento interno, predisposto dal Comitato di Gestione. Spetta al gestore, in qualità di legale rappresentante della scuola nei confronti dei terzi, l’approvazione dei documenti contabili fondamentali, tra cui il bilancio d’Esercizio e il Bilancio Sociale.
Il Collegio dei docenti:
composto dal corpo insegnante, è l’organo tecnico e professionale della scuola con competenze generali in materia didattica. Si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce almeno ogni trimestre oppure quando se ne ravvisi la necessità. Di ogni riunione si redigerà sintetico verbale. Compiti: esso definisce ed approva: a) il piano triennale dell’offerta formativa – tenendo conto delle proposte espresse dagli organismi di partecipazione delle assistenti e dei genitori -; b) i profili didattici delle iniziative, dei progetti e degli accordi ai quali l’istituzione intende aderire o promuovere; c) la programmazione dell’azione educativa e dell’attività didattica, nel rispetto del diritto alla libertà d’insegnamento previsto dalle norme vigenti; d) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di alunni che presentano difficoltà di inserimento di concerto con i genitori; e) ogni altro adempimento connesso con l’esercizio dell’autonomia didattica, compresa l’attività di monitoraggio e valutazione dei risultati dell’attività didattica sulla base di criteri e obiettivi predeterminati.
La Riunione dei genitori:
costituita dai genitori degli alunni e/o dalle persone esercenti la patria potestà attestata da apposito provvedimento dell’autorità competente. L’assemblea è presieduta da un genitore democraticamente eletto, ogni anno, entro il mese di dicembre. La riunione viene convocata dalla coordinatrice didattica, anche su richiesta del collegio dei docenti o su richiesta di almeno un terzo dei genitori, almeno due volte l’anno e ogni qualvolta speciali problematiche lo richiedano. La riunione risulta valida indipendentemente dal numero dei genitori partecipanti. Le deliberazioni vengono adottate a maggioranza dei presenti. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.
Ai genitori è richiesta la partecipazione agli incontri formativi, educativi e di comunicazione e scambio di idee, esperienze, ecc. che si terranno durante l’anno. E’ richiesta inoltre la partecipazione ai colloqui individuali con le insegnanti e ai momenti di festa e di gioia dei bambini, oltreché alla fase di progettazione e realizzazione di particolari attività.
Il Comitato di Gestione (già Consiglio scolastico):
composto oltre che dal gestore, che partecipa di diritto e presiede, dai rappresentanti del personale docente e non docente, da uno o due rappresentanti dei genitori e dal segretario. Uno o più rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche che finanziano la scuola possono essere invitati a partecipare, così pure uno o più rappresentanti della FOE o delle Istituzioni scolastiche statali. I rappresentanti del personale della scuola si propongono e partecipano di volta in volta secondo la loro disponibilità; i rappresentanti dei genitori vengono eletti annualmente durano in carica un anno, salvo rinnovo.
Il Comitato di Gestione delibera validamente a maggioranza degli eletti. Competenze del Comitato di Gestione: a) delibera in materia di indirizzi educativo gestionali e di programmazione economico – finanziaria, in relazione alle risorse definite dal gestore; b) definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola anche in relazione ai rapporti con il contesto territoriale; c) adotta il piano triennale dell’offerta formativa, elaborato dal collegio dei docenti, nel rispetto degli indirizzi generali e compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili; d) elabora il regolamento interno della scuola dell’infanzia; e) approva l’adesione della scuola ad eventuali accordi di rete con altre scuole per la costituzione di organi collegiali comuni – il voto del gestore è vincolante - .
Il Collegio del personale docente e non docente:
composto dalle insegnanti e dalle assistenti; ha competenza consultiva e di proposta in tutte le materie di competenza del collegio dei docenti;
Il Comitato di valutazione dei docenti e per il Piano di Miglioramento:
istituito in via sperimentale col compito di procedere alla valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, anche tenendo conto degli standard stabiliti dall’organismo nazionale competente e dalla organizzazione nazionale dei gestori di scuole dell’infanzia .
Compito principale: predisporre un Piano di Miglioramento funzionale alle indicazioni generali contenute nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, da aggiornare almeno ogni tre anni.
Il comitato ha durata di tre anni scolastici, e può essere prorogato: è presieduto dal Gestore (dirigente scolastico) ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti della scuola, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal Comitato di Gestione; b) almeno uno o due rappresentanti dei genitori per la scuola dell'infanzia; c) un eventuale componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale o dall’Associazione Nazionale dei Gestori dell’infanzia di livello territoriale o tra i soci non dipendenti della Cooperativa.
Il comitato individua, attraverso il processo di autovalutazione i criteri per la valorizzazione dei docenti attribuendo valore: a) alla qualità dell'insegnamento e al contributo del corpo docente al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché al successo formativo e scolastico degli studenti; b) ai risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e all'innovazione didattica e metodologica, nonché alla collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) alle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
Il comitato esprime il proprio parere anche sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il Comitato è composto oltre che dal Gestore, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a) della legge 107/2015 ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.
Inoltre, valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del Gestore; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il Comitato di Gestione (consiglio di istituto) provvede all'individuazione di un sostituto.
Oggetto delle valutazioni da parte del Comitato sono:
Valutazione del PTOF:
Permette di riflettere sul processo educativo in atto nella scuola, così da acquisire consapevolezza dell’insieme di aspetti che qualificano in senso educativo le esperienze che vi si realizzano. La qualità del servizio fornito, misurabile solo sui risultati conseguiti, rappresenta l’aspetto essenziale da valutare. La verifica, intesa come controllo dello stato di avanzamento dei lavori avrà cadenza almeno annuale, per permettere se e quando sarà necessario la riprogettazione degli obiettivi e la eventuale modifica dell’organizzazione coerentemente con la flessibilità del P.T.O.F.
Valutazione del contesto di socializzazione:
Permette di descrivere e precisare in che modo l’ambiente e le circostanze di vita delle famiglie dei bambini, essendo strettamente correlate, influenzano lo sviluppo infantile sostenendolo o al contrario ostacolandolo. Ci si deve chiedere: Quali sono i contesti più favorevoli per: far “star bene” ogni bambino? - Fargli raggiungere le competenze? - Rendere coerenti tra loro le scelte organizzative ed educative attuate nel contesto che si indaga? - garantire una gestione della scuola positiva (stili di direzione e coordinamento)?
A livello organizzativo vi possono essere dei fattori veri e propri “vincoli” rispetto alla progettualità dei docenti, quali:
Qualità dei Locali e degli arredi - Qualità e quantità dei materiali - Le risorse umane e finanziarie disponibili - Il numero di docenti con rapporto soddisfacente per i bambini diversamente abili - Le ore di compresenza - Il numero dei bambini per sezione - L’organizzazione delle sezioni/intersezioni - Il coinvolgimento o meno del territorio (Enti locali, associazioni, privato sociale…)
Altri fattori organizzativi dipendono dalle scelte dei docenti:
Il tipo, la varietà delle attività e le modalità di svolgimento - Il loro ritmarsi nel tempo quotidiano - L’organizzazione interna degli spazi e la loro fruizione -La creazione di un clima sociale e affettivo positivo - La definizione dei tempi di accoglienza, di routine,di apprendimento - Il rispetto dei ruoli
A livello di pratiche e metodologie didattiche e stili educativi
Modalità di gestione della mediazione didattica - Organizzazione del setting formativo - modo di gestire i gruppi infantili da parte dei docenti - modalità di interazione fra il gruppo dei docenti - relazione educativa bambino-adulto e bambino-bambino –Progettazione – Valutazione – Accoglienza - Osservazione, documentazione - Personalizzazione degli interventi e didattica differenziata per l’ inclusione sociale
Piano di miglioramento e formazione continua
Il piano di miglioramento, progettato e gestito dal Comitato per la Valutazione dei docenti e per il Piano di Miglioramento è strettamente connesso e coerente al processo di valutazione e autovalutazione e comprende i tre momenti dell’autoanalisi, dell’autodiagnosi e delle azioni di Miglioramento:
Il Piano di Formazione e aggiornamento del personale docente, ma anche degli assistenti all’infanzia e degli educatori, persegue obiettivi formativi tramite percorsi didattici flessibili che tengono conto dei processi di valutazione, dei diversi approcci metodologici e dei tempi di approfondimento degli alunni.
La formazione in servizio è un diritto – dovere di ogni singolo docente che deve partecipare ad iniziative previste dal piano di miglioramento. Ogni insegnante si costruisce un proprio piano di formazione utilizzando tutte le varie opportunità, tra cui quelle offerte dalla CdO Opere Educative nazionale e territoriale e/o dall’associazione delle Cooperative.
Il Collegio dei docenti FOE-CDO:
il personale docente della scuola partecipa al collegio dei docenti FOE-CDO quando istituito e convocato. E’presieduto da un coordinatore, nominato a cura del responsabile territoriale della FOE-CDO. Ha lo scopo di promuovere definire/monitorare/verificare le linee comuni della programmazione educativa e didattica e favorire lo scambio di esperienze tra scuole operanti nel territorio.
Collaborazioni esterne:
Gli enti e i servizi con i quali la scuola collabora sono: la FOE-CDO, Il Comune -servizi sociali, Assessorato alla Pubblica Istruzione -, La Regione Sardegna – Assessorato PP.II. – Assessorato alle Politiche Sociali, I servizi sanitari locali – ASL -, Le scuole di ballo, le bande musicali e i gruppi teatrali per le attività integrative; Altre associazioni culturali e ricreative presenti nel territorio; ecc..
Il presente documento è parte integrante della Carta dei Servizi del centro per l’infanzia “Il Girotondo” ed è suscettibile di adeguamenti, anche annuali.
Monserrato, settembre 2018
Il Comitato di Gestione